Mosaico di sapori
A settentrione, lungo il corso inferiore dell’Arno, troviamo un’area prevalentemente pianeggiante; a sud est del capoluogo un gruppo di bassi rilievi, ondulati e gentili, corre parallelo alla costa tirrenica. La provincia offre una grande varietà di paesaggi ed ecosistemi, che vanno dai verdi contrafforti dei Monti Pisani alle sabbie ed alle marne delle Colline Metallifere, boscose e quasi disabitate; dai bianchi calanchi del Volterrano coperti di vigneti e oliveti, alle piane dell’Era e dell’Elsa dove le rosse terre argillose si alternano alle superfici sabbiose, dai soffioni boraciferi di Larderello alla fertile regione deltizia del sistema Arno-Serchio, per approdare ad una fascia costiera orlata di dune e meravigliose pinete. Il clima reso mite dal benefico influsso delle brezze marine e l’abbondanza di corsi d’acqua rendono queste terre particolarmente vocate all’agricoltura. Le pianure sono intensamente coltivate a cereali, foraggi e barbabietola da zucchero. Importante anche la coltivazione del tabacco di varietà Kentucky, quello con cui si fa il famoso Sigaro Toscano. Non è da meno il “paniere” degli ortaggi, che vanta prodotti d’eccellenza quali la zucchina “mora” e il carciofo di San Miniato, una delle varietà più saporite, già noto nella cucina medicea. Fra le altre produzioni orticole di pregio spiccano due i pomodori “pisanello” e “costoluto fiorentino”, il cavolfiore toscano, i legumi (piselli, ceci e fagioli) e una rara qualità di patata, la Santa Maria del Monte. Quindi la frutta, in primis la ciliegia di Lari, di cui si conoscono ben 19 varietà locali, le pesche, l’uva “colombana” di Peccioli, pregiata cultivar da tavola particolarmente adatta alla pratica dell’appassimento, le angurie ed i meloni di Bientina.